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Hobbiton: più di un set cinematografico

Immagine del redattore: Alice GaglianòAlice Gaglianò


Bag End, ovvero Casa Baggins
Bag End, ovvero Casa Baggins

“In un buco nel terreno viveva uno hobbit.”


Probabilmente l'incipit più iconico dei libri fantasy, e una delle frasi che ha segnato l’immaginazione di milioni di persone.

Poter visitare Hobbiton, non è semplicemente un tour, ma un viaggio in un mondo che pensavi potesse esistere solo nei libri e nei film.
Insomma, un sogno condiviso da tutti i fan del Signore degli Anelli. Mi considero davvero fortunata ad averlo potuto vivere e, in questo articolo, cercherò di raccontare la mia esperienza senza svelare troppo, così da non rovinare la sorpresa a chi vorrà visitarlo in futuro.


Il tour: un viaggio nel cuore della Contea


Il tour è ovviamente guidato (perché sì, immaginatevi lasciare persone mega fissate con LOTR non sorvegliate in giro per un posto del genere). Abbiamo prenotato il nostro biglietto con ben quattro mesi di anticipo, perché le visite vanno letteralmente a ruba. E purtroppo non siamo riusciti a fare la Seconda Colazione o il Banchetto Hobbit perché questi pacchetti erano già esauriti 🥲. Ma il semplice tour è stato comunque un’esperienza incredibile.


Al punto di ritrovo c’è un’accogliente caffetteria per rifocillarsi ed un negozio che è un paradiso per i fan: dalle magliette, alle riproduzioni di QUALSIASI cosa, c’è davvero tutto e ovviamente ti fai prendere dallo shopping compulsivo. Per raggiungere il set si sale su un autobus con la propria guida che spiega la storia del luogo, racconta aneddoti, e per quanto io sia mega-fan ci sono alcune curiosità sul set che non sapevo, quindi si apprezza tantissimo la loro presenza, ed inoltre sono molto pazienti per tutta la durata della visita e aspettano tutto il tempo per permetterti di fare le mille foto che vuoi scattare.



Un mondo parallelo


Hobbiton si trova su una proprietà privata, la fattoria della famiglia Alexander, scoperta nel 1998 durante le ricerche in elicottero per le location de Il Signore degli Anelli. Parliamo di un terreno di 1.250 acri (follia), totalmente immerso nella natura. Dopo le riprese dei film della prima trilogia, il set in realtà fu smantellato, ma nel 2009, con Lo Hobbit, è stato ricostruito in modo permanente.

E non c’è nulla, e intendo davvero nulla, che tradisca il fatto che siamo nel XXI secolo: niente linee elettriche, niente edifici moderni, niente strade in vista. Sembra di essere davvero nella Terra di Mezzo, e appena metti piede a Hobbiville… è impossibile non commuoversi.

"Le colline ondulate e fiumicelli della Contea" sono proprio lì, davanti ai tuoi occhi, ed è un paesaggio che insieme agli alberi modellati dal vento in modo così particolare, ti porta in un mondo fantastico senza troppo sforzo di immaginazione.


vista su Hobbiton e il paesaggio circostante

Dettagli, dettagli ovunque


Ogni singolo angolo di Hobbiton è lo specchio della perfezione maniacale di Peter Jackson. Dai piccoli orti curati fuori dalle case hobbit, alle lanterne appese lungo le stradine, i giornali infilati nelle cassette della posta: ogni dettaglio sembra uscito da un sogno. E poi i buchi hobbit: ce ne sono ben 44, di tre diverse scale (100%, 90%, e 60%) per adattarli alle esigenze di ripresa e creare la giusta proporzione tra hobbit, nani e uomini. Si può anche entrare in una casa hobbit dal 1 dicembre 2023, (siamo stati fortunati!)

Sicuramente uno dei momenti più attesi della visita è passare davanti a Bag End, la casa di Bilbo e Frodo Baggins, con la sua inconfondibile porta verde. Anche se l’interno è stato girato negli studi a Wellington, trovarsi davanti a quella porta è stato un momento surreale.




Il Green Dragon Inn


Il tour si conclude al Green Dragon Inn, dove ti viene offerta una birra artigianale (o una ginger beer per chi non beve alcol) che noi abbiamo accompagnato con una meat pie, avevamo prenotato uno dei primi tour al mattino e non avevamo avuto tempo di fare colazione. In questi ultimi istanti puoi goderti un’atmosfera autentica al 100% con una bellissima vista su tutta Hobbiton.

Quando siamo saliti sul bus per tornare indietro, non esagero, avevo le lacrime agli occhi, ("oddio devo tornare davvero nel mondo reale?") consapevole di aver vissuto un’esperienza unica e indimenticabile.


Trovo davvero difficile descrivere a parole l'emozione provata, forse è meglio così. D'altronde è una di quelle esperienze che ognuno vive in maniera davvero personale in base al rapporto che si ha con ciò che questo posto rappresenta.


Qui in basso trovi una carrellata di foto che ho scattato!




"The Road goes ever on and on


Out from the door where it began.


Now far ahead the Road has gone,


Let others follow it who can!"


 
 

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